venerdì, novembre 24

Tu Io e Dupree Critica Film Flash Matt Dillon Owen Wilson Kate Hudson

Tu Io e Dupree dei Russo Brothers Critica Film Flash con Matt Dillon Owen Wilson Kate Hudson Michael Douglas

Tu Io e Dupree
rappresenta nel suo piccolo lo stato di crisi del cinema internazionale targato metà - fine 2006 e riflette appieno il deserto che avvolge le sale cinematografiche italiane: eccezion fatta per qualche raro baluardo trascinatore come The Departed di Martin Scorsese, è davvero dura poter scegliere COSA e CHI andare a vedere al cinema ultimamente, nel segno di quello che si prospetta storicamente come un periodo di festività di fine anno fra i più poveri e desolanti cinematograficamente parlando degli ultimi dieci anni.

Matt Dillon, parecchio sprecato per una sceneggiatura piuttosto povera e piatta, completa uno strano triangolo con la bella Kate Hudson, non particolarmente incisiva se non in lingerie in questa pellicola, e Owen Wilson, perfettamente a suo agio nell'unico genere di pellicole in grado di interpretare, nelle vesti del solito ruolo buffo comico e strampalato, possibilmente dal cuore d'oro.
Le battute davvero carine si contano sulle punte delle dita, lo stantio meccanismo del suocero terribile Michael Douglas che mortifica il genero Matt Dillon è abbastanza banale e forzato, Owen Wilson segue una linea di recitazione tutta sua, non sempre interagendo con il resto del cast, apparendo purtroppo anche piuttosto finto in alcune scene più o meno pretestuosamente profonde e riflessive.
Risulta poi ripetitiva l'esaltazione del pluricampione ciclista Lance Armstrong, sul quale lasciamo i nostri lettori esprimersi circa il fatto che sia "il più grande" oppure "il più furbo" di quello sport una volta chiamato ciclismo.
Simpatica invece la teoria della ricerca della "itudine" che c'è in tutti noi, per affrontare al meglio la durezza della vita permettendo ai nostri "attributi" di emettere sette diversi tipi di fumate...

E allora ben venga lo spot di Natale a New York col bel faccione sorridente di Christian De Sica orfano del grande Massimo Boldi, in esclusiva su Olè, che ci fa dimenticare l'attuale desolazione, considerato che dobbiamo necessariamente attendere la fatidica data del 22 Dicembre per godere di vero cinema: Tutti gli Uomini del Re - All the King's Men, Apocalypto, The Prestige.
Da non dimenticare inoltre Dejà Vu e The Wicker Man, terribilmente tradotto in italiano con il titolaccio "Il Prescelto".

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