Recensione del film Quel Treno per Yuma di James Mangold con Russell Crowe, Christian Bale, Logan Lerman, Dallas Roberts, Ben Foster, Peter Fonda, Vinessa Shaw e Gretchen Mol
L'ingresso nel profondo buio della sala nasconde la speranza di poter assistere ad un bel film, desiderio spesso deluso da un cinema recente sempre più "ingannatore" dove titoli famosi, nomi celebri e poche immagini allettanti ritagliate ad hoc per i trailer pubblicitari nascondono prodotti di consumo orientati più al marketing, agli ingenti incassi nei primi giorni di programmazione e al merchandising collaterale che alla qualità dello spettacolo offerto, con scarso beneficio per gli spettatori che puntualmente rimangono con una smorfia tra le labbra, insoddisfatti da quel film tanto atteso che poteva e probabilmente doveva essere migliore.
Quel Treno per Yuma esaudisce una volta tanto i desideri dello spettatore, felice di poter vedere un buon film, perchè si, Quel Treno per Yuma è proprio un bellissimo film western destinato ad un pubblico raffinato ben lontanto dagli appassionati di popcorn movies. (...)
Con questo stupendo western, egregiamente girato da James Mangold che si cala perfettamente nella complessità, nelle esigenze e nei ritmi che il genere impone, assistiamo ad uno spettacolo tesissimo come una corda, carico di tensione fino all'appassionante climax finale, un film che non si limita a privilegiare il ritmo offrendoci un serratissimo confronto interpersonale psicologico, fisico e simbolico tra due uomini, due pistoleri, due stili di vita opposti ed emblematici del bene e del male, dove i confini tra ciò che è bene e ciò che è male diventano talmente labili da fondersi in un gioco di sguardi, di emozioni, di azioni degne ed indegne che culmimano in una profonda stima reciproca talmente viva e toccante da non aver bisogno di esprimersi attraverso le parole. (...) CONTINUA
L'ingresso nel profondo buio della sala nasconde la speranza di poter assistere ad un bel film, desiderio spesso deluso da un cinema recente sempre più "ingannatore" dove titoli famosi, nomi celebri e poche immagini allettanti ritagliate ad hoc per i trailer pubblicitari nascondono prodotti di consumo orientati più al marketing, agli ingenti incassi nei primi giorni di programmazione e al merchandising collaterale che alla qualità dello spettacolo offerto, con scarso beneficio per gli spettatori che puntualmente rimangono con una smorfia tra le labbra, insoddisfatti da quel film tanto atteso che poteva e probabilmente doveva essere migliore.
Quel Treno per Yuma esaudisce una volta tanto i desideri dello spettatore, felice di poter vedere un buon film, perchè si, Quel Treno per Yuma è proprio un bellissimo film western destinato ad un pubblico raffinato ben lontanto dagli appassionati di popcorn movies. (...)
Con questo stupendo western, egregiamente girato da James Mangold che si cala perfettamente nella complessità, nelle esigenze e nei ritmi che il genere impone, assistiamo ad uno spettacolo tesissimo come una corda, carico di tensione fino all'appassionante climax finale, un film che non si limita a privilegiare il ritmo offrendoci un serratissimo confronto interpersonale psicologico, fisico e simbolico tra due uomini, due pistoleri, due stili di vita opposti ed emblematici del bene e del male, dove i confini tra ciò che è bene e ciò che è male diventano talmente labili da fondersi in un gioco di sguardi, di emozioni, di azioni degne ed indegne che culmimano in una profonda stima reciproca talmente viva e toccante da non aver bisogno di esprimersi attraverso le parole. (...) CONTINUA
1 Commenti:
lo vedrò questo finesettimana il genere western ha bisogno di rivitalizzarsi contiene le caratteristiche migliori di tutti gli altri generi cinematografici ma pochi ci scommettono sopra
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