martedì, ottobre 30

Halle Berry Susanne Bier Intervista Oltre il Fuoco alla Festa di Roma


E' stato presentato alla Festa del cinema di Roma Oltre il fuoco - CLICCATE QUI PER IL TRAILER DEL FILM (Things we lost in the fire), film drammatico con Halle Berry e Benicio Del Toro, entrambi vincitori di un Premio Oscar.

Vi riportiamo l'interessante intervista all'attrice Halle Berry e alla regista del film Susanne Bier rilasciata a Roma.
Oltre il fuoco è un film DreamWorks Pictures, in uscita a Gennaio 2008.

OLTRE IL FUOCO - INTERVISTA A HALLE BERRY E SUSAN BIER

Il film affronta temi importanti come il passare del tempo, l’amicizia, l’amore. Come si rapporta il tuo personaggio, Audrey con questi temi?

Halle Berry: Quando suo marito muore Audrey inizia a pensare a tutte le cose che avrebbe potuto fare con lui e che non ha mai fatto e comincia a sentirsi in colpa per le sciocchezze che un tempo la facevano arrabbiare e che avevano inquinato quel rapporto. Lei pensava di avere tutta la vita davanti a sé per risolvere tutto ma quando all’improvviso si trova sola il rimorso si fa strada dentro di lei.

Susanne Bier: C’è una frase che Jerry le ripete che è, accetta ciò che di buono hai intorno e lo dice anche alle figlie di Audrey. Invece di innervosirti per le piccole cose, pensa alle cose belle che la vita può regalarti e concentrati su di esse.

C’è un momento nel film in cui il personaggio di Halle dice, per favore non farle crescere, riferito alle sue figlie…

Susanne Bier: Sì, ci sono momenti nella vita che vorremmo non cambiassero mai e dall’altro lato c’è la quotidianità con tutte le sue incombenze e quello che esse comportano. Ed è questo che il film racconta, la necessità di accettare il buono che c’è nella vita di ogni giorno perché comunque dura poco.

Halle Berry: All’inizio lei ha una gran rabbia dentro di sé e non sa contro chi direzionarla. Ma alla fine sarà quella stessa rabbia a farla diventare una persona più ricca e più generosa. Il momento in cui inizia a cambiare è quando si trova a doversi concentrare sui problemi di Jerry. Quando lo fa entrare nella sua vita inizia a vedere cose di lui che prima non riusciva a percepire. Non lo giudica più, non vede più in lui soltanto l’amico di suo marito, drogato e pertanto “imperfetto”.


Susanne, i suoi primi film sono improntati sul Dogma mentre questo inizia a discostarsi un po’ da quello stile, anche se ne mantiene alcuni tratti caratteristici. Anche alcune riprese molto in dettaglio, direttamente a contatto con la pelle degli attori.

Susanne Bier: Il Dogma non è uno stile ma un approccio filosofico al filmare e quindi mi ha dato la possibilità di imparare ad apprezzare appieno il linguaggio cinematografico. Mi piacciono tutti gli aspetti di un film ma ancora di più mi interessa isolare i singoli elementi e vedere i sentimenti che possono trasmettere.

Questo film affronta anche in modo diretto il tema dell’amicizia, come vi rapportate voi personalmente a questo valore?

Halle Berry: Per me l’amicizia è davvero importante, io ho degli ottimi amici. Per me l’amicizia è incondizionata e senza alcun tipo di pregiudizio. Ci aiuta a capire quando stiamo sbagliando e ci aiuta a crescere.

Susanne Bier: Un amico è qualcuno capace di metterci di fronte agli aspetti più brutti di noi stessi e capace allo stesso tempo di non giudicarci per questi.

E tu, Halle, riesci a trovare tempo per gli amici nonostante i molti impegni?

Halle Berry: Ho sempre tempo per gli amici. Anche quando lavoro riesco sempre a trovare tempo per loro via telefono o email.


Come hai ottenuto la parte in questo film?

Halle Berry: Appena ho letto lo script ho subito pensato che questo ruolo doveva essere mio. Oggigiorno, non sono molti i soggetti buoni. Inizialmente volevano una persona molto diversa da me, ma mi hanno comunque concesso di parlare con Su zanne per un colloquio. Avevo solo 30 minuti per convincerla, ma ce l’ho fatta!

Susanne Bier: Eh si ha parlato ininterrottamente per 30 minuti… [ride]

Non ci sono molte donne regista, lei come riesce a conciliare il suo lavoro con la vita privata?

Susanne Bier: Purtroppo è ancora così in molti settori, nella politica, nelle aziende. Il problema è che spesso le donne si trovano a dover scegliere tra la carriera e la famiglia. Ma spesso è più la paura di investire su loro stesse a frenarle. Eppure si può fare io ho due figli e amo il mio lavoro, l’importante è fare una scelta e perseguirla con determinazione.

Halle, lei come si rapporta al trascorrere del tempo, alla paura di invecchiare che molte sue colleghe hanno?

Halle Berry: Essendo una persona di colore ho sempre comunque dovuto lottare per ottenere quello che volevo e se superare una certa soglia di età significa trovare più difficoltà nell’ottenere una parte sarà soltanto un’altra sfida.

Come pensa che la sua maternità influenzerà il suo lavoro?

Halle Berry: Penso che la maternità mi aiuterà a crescere sia come donna che come attrice, in qualunque ruolo dovrò cimentarmi.

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