Amenabar è un regista di grande talento, il suo ultimo film è sicuramente interessante e significativo, tuttavia troppi dubbi rimangono su una sceneggiatura eccessivamente orientata all’anticristianesimo specialmente nella seconda parte della storia, sappiamo che la vita di Ipazia è romanzata in più punti, ipotizzata / inventata per quanto riguarda gli studi astronomici ma non solo, sappiamo inoltre che le fonti citate variano a seconda dell’orientamento che Amenabar desidera dare al film, perciò nell’ultima parte abbandona Socrate Scolastico perchè preferisce la visione che può rendergli Isidoro di Damascio, ignorando chiaramente anche altre fonti, ed in ogni caso romanza / inventa anche diversi punti della conclusione che nemmeno Isidoro di Damascio racconta, alla finea sembra una vera e propria “congiura” grazie anche ai personaggi secondari, proprio per “anticattolicizzare” al meglio il film, infine sappiamo che molte opere di Amenabar sono a sfondo dichiaratamente anticattolico. Basti pensare che se Agorà fosse finito come narra Socrate Scolastico, fonte più volte citata da Amenabar ed unico storico “contemporaneo”, la conclusione sarebbe stata ben diversa. Film estremamente orientato, comunque sicuramente piacevole, discreto, significativo soprattutto nella prima parte giacchè più equilibrata e profonda.
Amenabar è un regista di grande talento, il suo ultimo film è sicuramente interessante e significativo, tuttavia troppi dubbi rimangono su una sceneggiatura eccessivamente orientata all’anticristianesimo specialmente nella seconda parte della storia, sappiamo che la vita di Ipazia è romanzata in più punti, ipotizzata / inventata per quanto riguarda gli studi astronomici ma non solo, sappiamo inoltre che le fonti citate variano a seconda dell’orientamento che Amenabar desidera dare al film, perciò nell’ultima parte abbandona Socrate Scolastico perchè preferisce la visione che può rendergli Isidoro di Damascio, ignorando chiaramente anche altre fonti, ed in ogni caso romanza / inventa anche diversi punti della conclusione che nemmeno Isidoro di Damascio racconta, alla finea sembra una vera e propria “congiura” grazie anche ai personaggi secondari, proprio per “anticattolicizzare” al meglio il film, infine sappiamo che molte opere di Amenabar sono a sfondo dichiaratamente anticattolico.
RispondiEliminaBasti pensare che se Agorà fosse finito come narra Socrate Scolastico, fonte più volte citata da Amenabar ed unico storico “contemporaneo”, la conclusione sarebbe stata ben diversa.
Film estremamente orientato, comunque sicuramente piacevole, discreto, significativo soprattutto nella prima parte giacchè più equilibrata e profonda.