Ancora una volta il Colosseo torna al centro di un grande evento: l’Anfiteatro Flavio è stato infatti gentilmente concesso, in via eccezionale, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza Archeologica di Roma in occasione della presentazione alla stampa mondiale di Jumper, il thriller d’azione prodotto dalla New Regency e distribuito dalla Twentieth Century Fox con la presenza del regista Doug Liman e degli interpreti principali: Hayden Christensen, Rachel Bilson e Jamie Bell. Completano il cast in due ruoli chiave del film – anche se non presenti a Roma - Samuel L. Jackson e Diane Lane.
Proprio all’interno del Colosseo – e grazie al supporto di Cinecittà Studios - il prossimo 6 Febbraio, alle emittenti televisive di tutto il mondo verrà concesso il privilegio e l’occasione unica di realizzare delle interviste con i protagonisti del film all’interno del monumento simbolo della città eterna e della stessa identità nazionale a livello mondiale, dove sono state girate alcune sequenze del film. Le attività si svolgeranno nel rispetto di tutte le necessarie e piu’ rigorose misure di sicurezza per la tutela del bene monumentale.
Jumper è un thriller d’azione incentrato sulle avventure di un giovane che scopre di possedere un’incredibile dote che gli permette di teletrasportarsi in qualsiasi parte del mondo di viaggiare in una sola notte da New York a Tokio, da Roma alle remote zone del Sahara.
E proprio per ricreare l’emozione di un teletrasporto – questa volta a bordo di un comodo Jumbo – un gruppo di un centinaio di giornalisti provenienti da tutte le parti del mondo verranno condotti nel giro di 2 giorni dalle Piramidi de Il Cairo al Colosseo, per rivivere accanto ai protagonisti le suggestioni che il film regala. Prodotto da New Regency e distribuito dalla Twentieth Century Fox, Jumper uscirà nelle sale il 29 Febbraio 2008.
L’idea di poter girare all’interno del suggestivo edificio affascinava tutti i realizzatori ma sembrava un sogno irraggiungibile poiché sapevano che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Soprintendenza Archeologica di Roma avevano raramente concesso l’accesso al monumento a troupe cinematografiche. Nel Colosseo non si girava infatti da parecchi anni; indimenticabili le celebri scene in cima al Colosseo con Alberto Sordi in “Un Americano a Roma” di Steno del 1954 e con Silvana Mangano in “La Terra vista dalla Luna” di Pasolini del 1967.
Invece, grazie alla disponibilità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza Archeologica di Roma, la produzione ha ottenuto il permesso di girare per tre giorni, non solo all’interno del Colosseo ma anche nel labirinto dell’Anfiteatro, un’area normalmente interdetta anche al pubblico. Ovviamente, la produzione ha dovuto rispettare una serie di vincoli che consentivano le riprese solo dall’alba alle 8.15 del mattino, e dalle 15.30 fino al tramonto; nessun tipo di attrezzatura tecnica poteva essere poggiata sul terreno, cosicché la troupe trasportava tutta l’attrezzatura a spalla, e l’unica luce consentita era quella del sole.
“In tutta la mia vita – confessa il regista – il Colosseo ha rappresentato probabilmente l’ambiente in cui ho girato che mi ha piu’ stressato ma anche piu’ affascinato. Nessun set poteva restituire un’ispirazione maggiore”. In seguito, lo scenografo Oliver Scholl ha ricreato intere parti dell’Anfiteatro in un teatro di posa di oltre 500 mq a Toronto, dopo aver visitato e fotografato il monumento reale e misurato tutto, anche i mattoni nelle mura, replicando persino il tipo di impalcature utilizzate nel restauro dello spettacolare edificio.
Oltre al Colosseo, le altre location romane del film includono la Piazza del Colosseo e l’Arco di Costantino, Piazza della Rotonda (con il Pantheon a fare da sfondo all’interludio romantico dei due protagonisti), Piazza della Repubblica e l’Aeroporto di Fiumicino.
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