A Director's Cup Joint - Cose che sono successe in settimana #3
di The Director's Cup
Come ti adatto un disco
Adattare un long playing in un film non è cosa così strana… se il disco è un concept, o contiene almeno una storia, come Tommy, o The Wall. Mi pare originale invece l'idea dei brasiliani della RT Features, che hanno deciso di portare al cinema Blood On The Tracks, album del 1975 di Bob Dylan che contiene, tra le altre, Shelter From The Storm. Le canzoni non tracciano una storia, ma sono collegate da un sentimento comune di tristezza e dolore per una storia d'amore ormai finita, forse autobiografica, forse ispirata ai racconti di Checkov.
Questo è perché volevo iniziare la carrellata con l'idea di qualcosa di originale… ma ora torniamo alla realtà.
Sin City 2… o, il modo sbagliato di adattare un fumetto
Probabilmente vi ricorderete di Sin City, film del 2005 di Robert Rodriguez tratto dai fumetti di Frank Miller. Ah no aspetta, ho sbagliato. Rifaccio...
Probabilmente vi ricorderete di Sin City, film del 2005 di Robert Rodriguez e Frank Miller, tratto dai fumetti di quest'ultimo. Eh..? Come..? Ah, sì, ho dimenticato una cosa… rifaccio...
Probabilmente vi ricorderete di Sin City, film del 2005 di Robert Rodriguez, Frank Miller e Quentin Tarantino, che ha girato una (una) scena, il minimo indispensabile per dare una mano pubblicitaria (come al solito) all'amico Rodriguez. Probabilmente il Rodriguez ha salvato una volta la vita al Quentin, o ha un dossier ricattatorio alto come il volume 4 dell'Enciclopedia Britannica, o semplicemente sa fare degli occhioni dolci molto dolci, fatto sta che il Quentin è sempre lì pronto a dare una mano in qualsiasi boiata venga in mente al Rodriguez (Dal Tramonto All'Alba? Sin City? Grindhouse? Tutti capolavori, vero?). Però poi Quentin se ne torna a vincere Oscar, e Robert all'ennesimo episodio di Spy Kids. Per dire.
Ad ogni modo, considero Sin City (che, ad onor del vero, ha avuto ottimi riscontri di critica) direttamente responsabile della seguente corrente di pensiero: 'Adattare un fumetto significa essere in grado di riprodurre il fumetto su pellicola, vignetta per vignetta, con attori fondamentalmente fermi, un narratore al posto della didascalia, e sfondi a metà tra disegno e computer graphics. Guarda, mamma, sono un regista! E posso pure definirmi visionario'. Grazie Sin City, per averci dato Zack Snyder. E anche The Spirit.
Bene, speravamo di esserci liberati da questo abominio e che i Nolan fossero riusciti a ricondizionare Snyder a fare del cinema vero, e invece il Rodriguez in uno slancio di creatività (che comprende anche il voler tirar dentro Mel Gibson e Michelle Williams in Machete 2… sogna, ragazzo, sogna) ha deciso che è finalmente ora di cominciare Sin City 2. Non sappiamo se Bruce Willis e compagnia torneranno a ricoprire i ruoli del primo episodio. (Hollywood Reporter)
Ma parliamo di cose serie
Tornando a Quentin Tarantino e alle sue cose serie, Django Unchained ha ricevuto questa settimana un teaser poster, un sito ufficiale (pressoché vuoto) ed una sinossi che, ulteriormente sintetizzata, suona più o meno così:
Il cacciatore di taglie King Schultz (Christoph Waltz… qui in scena) compra lo schiavo Django (Jamie Foxx) perché è l'unico modo per rintracciare i fratelli Brittle, la testa dei quali vale parecchi soldini. In cambio del suo aiuto, Django verrà liberato dalla schiavitù, ma il sodalizio tra i due non si interrompe qui. La coppia diventa una vera e propria società di riscossione taglie, il cui obiettivo finale è ben preciso: ritrovare e liberare la moglie dello schiavo, Broomhilda (Kerry Washington, già consorte di Foxx in Ray), a sua volta tenuta in catene. La ricerca porta i due fino a Candyland, piantagione di schiavi dove gli uomini in cattività vengono allenati a combattere tra loro dal trainer Ace Woody (Kurt Russell) e dal proprietario della baracca, Calvin Candie (Leonardo Di Caprio). Infiltrato il campo, trovata la donna, è il momento di fuggire, ma lo schiavo personale di Candie, Stephen (Samuel L. Jackson) ha subodorato qualcosa, e renderà la libertà difficile ai tre...
Intermezzo - la vita non segreta di Foxy-Jackie Brown
Brevemente: una delle muse del Quentin, Pam Grier (Jackie Brown) ha scritto un'autobiografia (Foxy, My Life in Three Acts), che verrà portata sul grande schermo dalla Imprint Entertainment (produttori di Twilight, Percy Jackson e adattamenti di libri per ragazzi in generale). Poca magia e soprannaturale nella storia di Pam, ma molti nomi noti (Deadline)
Trailer di thriller: Looper
Purtroppo, il nostro beneamato Joseph Gordon-Levitt ha dovuto lasciare a malincuore il set di Tarantino per poter perseguire i propri sogni da autore (una variazione sul tema del Don Giovanni, Don Jon's Addiction, che lo vedrà regista, sceneggiatore e protagonista con Scarlett Johansson e Julianne Moore). (Hollywood Reporter)
Prima di Don Giovanni, vedremo Joseph in una quantità di film quest'anno, tra i quali, oltre a The Dark Knight Rises, spicca Looper, che vede il Nostro nuovamente sotto la direzione di Rian Johnson, il regista di Brick. Nel corso della settimana sono usciti sia il poster (per il quale la cinesfera sta mostrando un entusiasmo a mio avviso un po' eccessivo) che il trailer. La premessa del film è intrigante: il viaggio nel tempo, oggi, non è ancora stato inventato, ma fra trent'anni sarà una realtà. Un bene? Un male? Come si usa dire, una tecnologia non è né buona né cattiva di per sé, ma dipende dall'uso che ne viene fatto; la mafia la usa come 'bidone dell'immondizia': sicari inaffidabili, testimoni scomodi, rivali pericolosi? Nessun problema: li facciamo sparire… mandandoli indietro nel tempo, dove del personale apposito (un Looper, appunto) provvederà a (1) renderli cadavere, (2) farne sparire i resti. Ma cosa può succedere quando un Looper (Gordon-Levitt) si trova a dover uccidere il se stesso del futuro (Bruce Willis)? (Forces of Geek)
Poster: Moonrise Kingdom
Bruce Willis che ritorna in un ruolo non-action è ciò che ci fa ben sperare in Moonrise Kingdom, il prossimo Wes Anderson: fa che non sia solo una collezione di vestiti colorati e canzoni anni '60, fa che no, fa che no.
Il poster francese è caruccio, e allinea tutti i protagonisti del film… Willis, Murray, Schwartzman, Ed Norton, Frances McDormand, Bob Balaban, bambini vari... ma dov'è Tilda Swinton (Twitch)?
E parlando di troppi attori di richiamo...
Trailer di commedie che non fanno ridere
Roberto Benigni, Penelope Cruz, Alessandro Tiberi (il 'seppia' di Boris), Alec Baldwin, Ellen Page, Woody Allen, Greta Gerwig e Jesse Eisenberg. Devo aggiungere altro? Tanto ormai il trailer del film di Woody Allen ambientato a Roma l'avrete visto anche in televisione… ma non posso esimermi dal dire quanta poca voglia questo promo faccia venire di andare a vedere il film. Dal trailer, dal solo trailer, ribadisco, To Rome With Love appare banale, sfilacciato, trito e addirittura vanziniano. Potevano chiamarlo Vacanze a Roma… Vacanze Romane 2012…
Ciononostante, ho letto recensioni estremamente positive (da chi il film l'ha visto), che non hanno saputo fugarmi il dubbio che il peso usato per Allen sia molto diverso da quello usato per chiunque altro.
Super super pompata mi pare anche la reazione per il trailer di Ted, da Seth MacFarlane, autore de I Griffin, American Dad, The Cleveland Show e in futuro di svariati altri programmi i cui elementi sono sempre gli stessi: un animale/alieno che parla e un divano. In questo caso l'essere parlante è un orsacchiotto di peluche, cresciuto fisicamente e psicologicamente assieme al suo padrone, Mark Wahlberg. D'altronde, quando hai come miglior amico un teddone bear, il fatto di avere dubbi su Mila Kunis risulta credibile, no? Comunque se volete diventare amici del teddone anche voi… c'è Facebook. Dopo di che lascerò inavvertitamente cadere un link da Cartoon Brew.
Invece… non mi è proprio chiaro se sia una commedia assai inglese o una follia il prossimo film di Simon Pegg, A Fantastic Fear of Everything. Guardate il trailer e fatevene un'idea da soli. (Omelete)
Restiamo sulle commedie del futuro...
Miscellanea commedie
Steve Carell, ex-star di The Office, parteciperà all'adattamento live-action di Alexander and the Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day, libro per bambini che racconta di Alexander, che si sveglia una mattina con un chewing-gum attaccato ai capelli… ed è solo l'inizio di una giornata piena di sventure. Carell sarà il padre del protagonista. Regia di Lisa Cholodenko, che ha diretto I Ragazzi Stanno Bene. (Deadline)
Carell potrebbe inoltre riprendere il suo ruolo di Brick Tamland, responsabile delle previsioni meteo, in Anchorman 2, seconda puntata delle avventure di Ron Burgundy/Will Ferrell, annunciata per la gioia della geekosfera negli scorsi giorni.
Shawn Levy, regista di Notte Folle a Manhattan, Notti al museo, Pantere rose e Scatenate dozzine varie, dirigerà Internship: due addetti alle vendite in crisi lavorativa si riciclano come stagisti in una grande azienda che opera in ambito tecnologico. Si tratta dei Wedding Crashers Owen Wilson e Vince Vaughn (anche sceneggiatore). (Hollywood Reporter)
Aziz Ansari, star dell'apprezzatissima sit-com Parks and Recreation, e già visto in coppia con Jesse Eisenberg nel recentissimo 30 Minutes or Less, tornerà sul grande schermo in The Apocalypse.
Un film catastrofico? Sì, nel suo genere: un gruppo di amici si trova ad una festa, quando comincia a scatenarsi, appunto, l'apocalisse. Una cosa tipo Cloverfield? Forse.
Però teniamo conto che gli amici sono, oltre ad Aziz, Seth Rogen, Jay Baruchel (l'Apprendista Stregone), Danny McBride, Jonah Hill e il padrone di casa è James Franco. E tutti interpretano sé stessi. E il film è scritto da Rogen e Baruchel, che già in precedenza avevano girato un corto sull'argomento. (Collider)
Nel frattempo, David Gordon Green, che ha diretto parecchi dei suddetti nei recenti Strafumati e Sua Maestà, ha deciso che vuole rifare Suspiria. (Slashfilm)
di The Director's Cup
Criticare Woody Allen in Italia? Ma sei impazzito :D
RispondiEliminaAllen è Allen... Basta che funzioni.
'La madre dirige un lebbrosario?'... IowaIowaIowa ;)
Machete 2 non potrà essere peggiore di Machete... il solo Mel Gibson varrebbe più del 4+ che gli rifilai.
Però potrebbe esserlo il remake di Suspiria (gosh!).
to rome with love l'ho trovato tutto sommato simpatico (5,5 / 6-), pellicola sufficiente grazie alla fortissima presenza di allen (anche) di fronte alla macchina da presa e alle partecipazioni di alec baldwin, ellen page, jesse eisenberg e penelope cruz.
RispondiEliminaallen con le sue battute e la sua mimica è adorabile, il film piuttosto raffazzonato, le storie narrate poco sviluppate o poco interessanti, non costruite o evitabili.
la figura del tenore (fabio armiliato) è tanto folle quanto simpatica, non priva di pesante cinismo.
quella di benigni alquanto inquietante, rimane sospesa ed inspiegabile, una pesante accusa morale che non cerca consensi nè si dilunga in complicati orpelli.
tecnicamente scadente e svogliato per riprese, montaggio, scelta di comprimari e comparse, product placement aggressivo e volgare.
barcellona - città e film - ha ricevuto ben altro trattamento ;)
benigni ha bisogno di ritornare sul grande schermo con ruoli brillanti, magari anche spensierati, nessuno farà cambiare idea agli americani su pinocchio e sul telefono.
presumo poi che il film possa apparire più interessante a noi che all'estero, particolarmente debole la struttura dell'episodio tiberi - mastronardi.
quanto al tuo riferimento a recensioni estremamente positive, temo che la cinesfera italiana possa soffrire di problemi di 'peso' ;)
eppure che il web diventi 'obeso' potrebbe apparire un controsenso, se non fosse che è proprio l'indipendenza a mentenere opinioni e news in forma.
permettendo di acquisire autorevolezza.
ad onor del vero, lo stroncano senza appello nepoti su la repubblica, crespi su l'unità, detassis su panorama, mereghetti sul corriere, ferzetti su il messaggero.
per rondi 'allen non riesce a manovrare la commedia ma "nessuno è perfetto"', porro non l'ho trovato.
tornando al web, marianna cappi su mymovies lo stronca, recensione che condivido.
Sono 'contento' che la critica su stampa dimostri che anche Allen si può stroncare. Allora cosa devo pensare? forse Woody ha fatto un film con i cineblogger come pubblico di riferimento? Forse la presenza di Tiberi in qualche modo 'avvicina' il giovane italiano appassionato di Boris?
RispondiEliminaIl fatto stesso di cambiare il titolo da 'Bop Decameron' a 'Nero Fiddled' ad un banalissimo 'To Rome With Love' indica che forse questo film tanta personalità non ce l'ha.
D'altro canto, bisogna dire che le sale che proiettano il film sono piene, sarà l'effetto Oscar, sarà l'effetto Benigni, facciamoci andare bene che il fine giustifichi i mezzi e speriamo che Woody torni e giri un dramma machiavellico a Firenze.
Interesting thoughts, I really enjoyed your blog
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