Speciale sul film Torno a vivere da solo di e con Jerry Calà
L’attore e regista Jerry Calà torna sul grande schermo e dietro la macchina da presa con la commedia Torno a vivere da solo, sequel del famoso “Vado a Vivere da Solo” del 1982.
La sceneggiatura è stata scritta da Jerry Calà e Gino Capone e riprende le vicende di Giacomo, detto Giagià, affermato agente immobiliare, che scappa da sua moglie Francesca (una napoletana approdata a Milano negli anni 80) e dalla famiglia in cerca di evasione dalla routine e dallo stress quotidiano.
Jerry Calà torna a vivere da solo...
Ricco cast per un divertimento assicurato con Jerry Calà affiancato da Don Johnson, Paolo Villaggio, Enzo Iacchetti, Tosca D’Aquino, Eva Henger e Randy Ingerman.
Torno a vivere da solo si propone come esilarante commedia vademecum per come sopravvivere alla separazione, una sorta di manuale di divorzio, che tocca i problemi della famiglia allargata, intorno alla quale ruotano un gruppo di amici altrettanto separati e disperati...
Per il grande Jerry Calà, che iniziò la sua carriera cinematografica nel 1978, questo sarà il suo 46 esimo film.
Il film è prodotto da Massimiliano Caroletti per Anteprima Srl.
TORNO A VIVERE DA SOLO: LA TRAMA DEL FILM
Torno a Vivere da Solo non è solo una sorta di sequel ideale del fortunato “Vado a Vivere da Solo”, il film targato anni ’80 divenuto un cult movie per milioni di intenditori e appassionati, e’ anche una divertente commedia all’italiana, nell’accezione più pura del termine, sul matrimonio, sulla vita di coppia e sulla famiglia odierna in genere.
Le statistiche parlano chiaro. Separazioni e divorzi aumentano in maniera sempre più esponenziale, anche in Italia dove siamo già al 5,2% dell’intera popolazione.
Ma Giacomo (Jerry Calà), detto Giagià dalla moglie Francesca (Tosca D’Aquino interpreta una donna napoletana approdata a Milano negli anni '80 e tutta tesa a mostrarsi meneghina al cento per cento) resiste, anche se intorno vede dissolversi uno dopo l’altro i matrimoni degli amici della sua cerchia.
Ma la resistenza ha un limite e così anche lui, stufo di farsi in quattro come agente immobiliare per portare a casa soldi che non bastano mai e di sentirsi trattato da moglie e figli (Chiara 18 anni, interpretata da Mercedes Henger, e Paolo 14 anni) come se non esistesse, prende a pretesto l’arrivo improvviso della suocera partenopea, scaricata a sua volta dal marito, che gli si piazza in casa costringendolo a dormire sul divano, e decide di tornare a vivere da solo ristrutturando il vecchio loft, già usato da giovane per sottrarsi all’affettuoso assillo dei genitori.
Pensa di prendersi solo una pausa di riflessione, ma la moglie coglie al balzo l’opportunità e chiede la separazione.
Anche Giacomo quindi intraprende un nuovo percorso di vita, divenuto per molti il rituale tipico del nostro tempo, fatto di figli che trascorrono malvolentieri i weekend con lui, di cibi in scatola, di solitarie serate davanti alla tv.
Giacomo però, stimolato dagli amici (tutti separati come lui) che se la divertono, cerca a sua volta di cogliere gli aspetti positivi della vita da single, ma tutti gli approcci che tenta (al supermercato, nei localini hard e con le chat-line) gli vanno male, così come gli vanno male i tentativi di portarsi a letto Jessica (Eva Henger), la moglie separata del suo migliore amico.
Una prima volta perché gli piombano in casa i genitori (Leo 75 anni, interpretato da Paolo Villaggio, e Clelia 70 anni) che minacciano di separarsi anche loro dopo 50 anni interrotti di matrimonio e una seconda volta per l’arrivo improvviso dell’ex marito di Jessica.
Insomma, l’unica proposta erotica seria gli arriva inaspettatamente da Ivano (Enzo Iacchetti), suo collega di lavoro e scapolo impenitente che con uno sfogo toccante gli rivela non solo di essere omosessuale ma anche segretamente innamorato di lui.
Giacomo ovviamente rifiuta la proposta e tenta di riconquistare la moglie. Invano.
Francesca, condizionata dall’amica di origini americane, Wendy (40 anni, pluriseparata e con la passione per gli under 20), ha già un nuovo flirt.
Intanto il padre di Giacomo, molla definitivamente la consorte e va a vivere tra i barboni. Giacomo tenta di farlo ravvedere andandolo a stanare alla Stazione Centrale ma non ci riesce.
La sorte però lo ricompensa servendogli un incontro occasionale con una ragazza di colore che cambierà radicalmente la sua vita: Telma, una strepitosa brasiliana venuta a Milano per fare la modella, che gli salta in macchina per sfuggire al balordo che invece l’ha costretta a prostituirsi. Giacomo la soccorre e se la porta in casa col recondito proposito di portarsela anche a letto, ma la brasiliana, che ha chiuso definitivamente col sesso e quindi con gli uomini, lo manda in bianco.
In compenso però gli colora l’esistenza. Allegra, solare e coinvolgente, Telma invade il privato di Giacomo con la sua carica vitale irresistibile e con un finale a sorpresa dirime i conflitti, smorza i rancori, le gelosie e le ripicche di tutti i personaggi coinvolti nella vicenda ricongiungendoli e indicando, forse inconsapevolmente, un possibile scenario futuro alla devastante crisi della famiglia che affligge il mondo contemporaneo.
Torno a vivere da solo è diretto da Jerry Calà ed interpretato da Jerry Calà (Giacomo), Don Johnson (Nico), Paolo Villaggio (padre di Giacomo), Enzo Iacchetti (Ivano), Tosca D’Aquino (Francesca), Eva Henger (Jessica), Randy Ingerman (Lory), Max Parodi (Sergio), Mercedes Henger (Chiara), Rudy Smaila (Mirko), e Piero Mazzarella (barbone).
Prodotto da Massimiliano Caroletti per Anteprima Srl, data d'uscita: Primavera 2008.
ritorna il grande jerry al cinema, bene, anche se avrei preferito ritornasse in qualche pellicola natalizia insieme ai vari de sica, boldi, greggio, insomma come ai vecchi tempi. vediamo un po'
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RispondiEliminaecco e io sono una di quelle persone che devono ancora essere pagate...caroletti e compagnia bella sganciate sti soldi!!!!!
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RispondiEliminaANONIMO
RispondiEliminaAnche io mi aggiungo alla lista dei creditori in quanto anche io ho lavorato in questo film
ANONIMO
RispondiEliminaAnche io mi aggiungo alla lista dei creditori in quanto anche io ho lavorato in questo film
l'uscita del fim è prossima, ma la troupe e le loro famiglie attendono ancora i pagamenti, ed è quasi passato un anno. Sig. Caroletti, che nome dare a questa situazione?
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RispondiEliminainvece che far vedere la henger e sua figlia su tutti i giornali pagate chi ha lavorato
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