CLICCATE QUI: Recensione del film Ratatouille di Brad Bird con Patton Oswalt, Brian Dennehy, Brad Garrett, Janeane Garofalo, Ian Holm e Peter O’Toole (VOCI ORIGINALI)
(...) Ratatouille risplende in tutti i suoi pixels, dalle zampine dei piccoli topini protagonisti passando per il pelo dei roditori alle espressioni delle facce, dalle movenze più disparate dei personaggi alla naturevolezza dei movimenti umani, dalla straordinaria ed amorevole mimica del topino Remy alla sorprendente riproposizione anatomica dei fianchi di Colette mentre sta in sella alla sua motocicletta: la Pixar non lascia davvero nulla al caso ponendo ancora una volta un abisso grafico tra sè e le altre produzioni nel genere d'animazione.
Immagini, animazioni e musiche stupende non sono tuttavia supportare da un inizio all'altezza: durante la prima parte del cartone animato assistiamo ad un incipit poco fortunato, deludente ed ingeneroso per un'opera Disney Pixar (...)
(...) Davvero disturbanti le sequenze con la vecchina che spara in mezzo al ruscello facendo esplodere e schizzare moltissimi bossoli nell'aria, si sarebbe potuto raggiungere lo stesso identico scopo narrativo senza utilizzare il fucile come strumento e senza soffermarsi così tanto sulle munizioni (...)
(...) Ratatouille nel suo svolgimento si riprende fantasticamente grazie alle peripezie e ai sogni e del topolino Remy e al legame che nascerà con il giovane Linguini all'insegna del senso della vera amicizia, della famiglia e del non rinunciare mai ad essere se stessi. (...)
(...) Nonostante il ristretto ambito ed ambiente culinario, Ratatouille è di una bellezza crescente che culmina con l'entrata in scena del character di Anton Ego, fondamentale sia nella storia che nel veicolare l'intimo messaggio del film. (...) CONTINUA
(...) Ratatouille risplende in tutti i suoi pixels, dalle zampine dei piccoli topini protagonisti passando per il pelo dei roditori alle espressioni delle facce, dalle movenze più disparate dei personaggi alla naturevolezza dei movimenti umani, dalla straordinaria ed amorevole mimica del topino Remy alla sorprendente riproposizione anatomica dei fianchi di Colette mentre sta in sella alla sua motocicletta: la Pixar non lascia davvero nulla al caso ponendo ancora una volta un abisso grafico tra sè e le altre produzioni nel genere d'animazione.
Immagini, animazioni e musiche stupende non sono tuttavia supportare da un inizio all'altezza: durante la prima parte del cartone animato assistiamo ad un incipit poco fortunato, deludente ed ingeneroso per un'opera Disney Pixar (...)
(...) Davvero disturbanti le sequenze con la vecchina che spara in mezzo al ruscello facendo esplodere e schizzare moltissimi bossoli nell'aria, si sarebbe potuto raggiungere lo stesso identico scopo narrativo senza utilizzare il fucile come strumento e senza soffermarsi così tanto sulle munizioni (...)
(...) Ratatouille nel suo svolgimento si riprende fantasticamente grazie alle peripezie e ai sogni e del topolino Remy e al legame che nascerà con il giovane Linguini all'insegna del senso della vera amicizia, della famiglia e del non rinunciare mai ad essere se stessi. (...)
(...) Nonostante il ristretto ambito ed ambiente culinario, Ratatouille è di una bellezza crescente che culmina con l'entrata in scena del character di Anton Ego, fondamentale sia nella storia che nel veicolare l'intimo messaggio del film. (...) CONTINUA
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