Brendon Connelly, noto blogger inglese che negli ultimi due anni ha deliziato la blogosfera cinematografica con Film Ick da insider informatissimo, e "tutti gli aggettivi che preferite" John Campea di The Movie Blog, IL BLOG di cinema, hanno chiuso i battenti.
Se delle intenzioni di Brendon Connelly si sapeva da un po', la chiusura di John Campea è un durissimo colpo per la blogosfera cinematografica, o almeno per chi ci crede, evento che cade come un fulmine a ciel sereno e che apprendo da Paolo di The Director's Cup.
Brendon Connelly chiude perchè ha perso entusiasmo e fiducia nello strumento blog al quale dedicava almeno 3 ore al giorno, John Campea chiude perchè desiderava da tempo cambiare aria, nonostante il suo The Movie Blog fosse il più visitato blog d'opinione al mondo sul cinema e i suoi introiti pubblicitari fossero chiaramente molto ingenti, tali da aver reso la gestione del blog il suo unico lavoro a tempo pieno.
John Campea spicca il volo come manager di SciFiMission.com, l'ultima scommessa del network Crave Online Media, parliamo per intenderci del network di ComingSoon.net.
La chiusura di Film Ick e The Movie Blog è una brutta batosta alla blogosfera cinematografica ed in generale a chi crede nel canale nanopublishing come strumento di comunicazione.
Il primo chiude definitivamente, il secondo si evolve in un portale cinematografico.
Di fatto, con la chiusura di The Movie Blog si disperde una fetta notevolissima dell'utenza della blogosfera cinematografica mondiale.
E' dunque breve la vita dei blog cinematografici con ambizioni generaliste?
Ha davvero un futuro lo strumento nanopublishing se non si ha una grande community alle spalle che lo alimenta e lo sorregge?
L'utilità che questo meccanismo aveva alcuni anni fa, quando le notizie sul cinema arrivavano con almeno un paio di settimane di ritardo attraverso i media tradizionali, è venuta meno con la globalizzazione dell'informazione anche in questo settore: al di là delle agenzie stampa che si sono ormai allineate dal punto di vista temporale, la differenza la fanno proprio gli appassionati di cinema che conoscono e visitano assiduamente i più famosi blog e siti internazionali di cinema.
Perchè dunque ostinarsi a copiare le immagini di turno più le 2, 3 canoniche righe di contorno?
A mio avviso questo sistema è destinato a spegnersi molto presto, a meno che non sia supportato dalla diffussione di contenuti originali, mi riferisco chiaramente anche, ma non solo, alle appassionate opinioni di chi scrive.
La fine dei blog di cinema è dunque quella di "tornare a fare i blog", ossia canali essenzialmente d'opinione?
Se aggiungiamo poi che il cinema si può respirare e toccare con mano soltanto in ambienti ristretti, e certamente in Italia in misura molto meno tangibile che altrove, e che le case di produzione hanno ancora difficoltà non indifferenti a comunicare con fonti non ordinarie, poco importa se esse siano di gran lunga più note e visitate di quelle ordinarie, ecco che ci troviamo di fronte ad una scelta: chiudere, sperimentare, evolversi in qualcosa di diverso, passare ad altro, tirare dritto cavalcando la bolla del web?
Qualunque sia la direzione per chi rimane on line, sprovvisti di una vera, sana, a tratti insana passione per il cinema la strada è molto breve, ancor di più in un Paese che offre poche opportunità senza garantire pari possibilità.
Se delle intenzioni di Brendon Connelly si sapeva da un po', la chiusura di John Campea è un durissimo colpo per la blogosfera cinematografica, o almeno per chi ci crede, evento che cade come un fulmine a ciel sereno e che apprendo da Paolo di The Director's Cup.
Brendon Connelly chiude perchè ha perso entusiasmo e fiducia nello strumento blog al quale dedicava almeno 3 ore al giorno, John Campea chiude perchè desiderava da tempo cambiare aria, nonostante il suo The Movie Blog fosse il più visitato blog d'opinione al mondo sul cinema e i suoi introiti pubblicitari fossero chiaramente molto ingenti, tali da aver reso la gestione del blog il suo unico lavoro a tempo pieno.
John Campea spicca il volo come manager di SciFiMission.com, l'ultima scommessa del network Crave Online Media, parliamo per intenderci del network di ComingSoon.net.
La chiusura di Film Ick e The Movie Blog è una brutta batosta alla blogosfera cinematografica ed in generale a chi crede nel canale nanopublishing come strumento di comunicazione.
Il primo chiude definitivamente, il secondo si evolve in un portale cinematografico.
Di fatto, con la chiusura di The Movie Blog si disperde una fetta notevolissima dell'utenza della blogosfera cinematografica mondiale.
E' dunque breve la vita dei blog cinematografici con ambizioni generaliste?
Ha davvero un futuro lo strumento nanopublishing se non si ha una grande community alle spalle che lo alimenta e lo sorregge?
L'utilità che questo meccanismo aveva alcuni anni fa, quando le notizie sul cinema arrivavano con almeno un paio di settimane di ritardo attraverso i media tradizionali, è venuta meno con la globalizzazione dell'informazione anche in questo settore: al di là delle agenzie stampa che si sono ormai allineate dal punto di vista temporale, la differenza la fanno proprio gli appassionati di cinema che conoscono e visitano assiduamente i più famosi blog e siti internazionali di cinema.
Perchè dunque ostinarsi a copiare le immagini di turno più le 2, 3 canoniche righe di contorno?
A mio avviso questo sistema è destinato a spegnersi molto presto, a meno che non sia supportato dalla diffussione di contenuti originali, mi riferisco chiaramente anche, ma non solo, alle appassionate opinioni di chi scrive.
La fine dei blog di cinema è dunque quella di "tornare a fare i blog", ossia canali essenzialmente d'opinione?
Se aggiungiamo poi che il cinema si può respirare e toccare con mano soltanto in ambienti ristretti, e certamente in Italia in misura molto meno tangibile che altrove, e che le case di produzione hanno ancora difficoltà non indifferenti a comunicare con fonti non ordinarie, poco importa se esse siano di gran lunga più note e visitate di quelle ordinarie, ecco che ci troviamo di fronte ad una scelta: chiudere, sperimentare, evolversi in qualcosa di diverso, passare ad altro, tirare dritto cavalcando la bolla del web?
Qualunque sia la direzione per chi rimane on line, sprovvisti di una vera, sana, a tratti insana passione per il cinema la strada è molto breve, ancor di più in un Paese che offre poche opportunità senza garantire pari possibilità.
Nessun commento:
Posta un commento