I'M NOT THERE MOVIE PHOTOS
IO NON SONO QUI INTERVISTE SINOSSI E FOTO
Durante la 64° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia, il regista Todd Haynes e l’attore Heath Ledger hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni sul film in concorso IO NON SONO QUI, basato sulla vita del celebre Bob Dylan in uscita in Italia il 7 Settembre.
IO NON SONO QUI - I’M NOT THERE: LA TRAMA DEL FILM
Il film racconta le vicende di sei personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto diverso della vita e della musica di Bob Dylan. Finora è l’unico film sulla sua biografia ad aver ottenuto l’approvazione dell’icona della cultura pop.
Il film parla della vita di Bob Dylan, degli inizi della sua carriera come cantante folk, della conquisa dell’apice del successo nei primi anni ’60, della controversa svolta verso il rock, dell’incidente di moto e del conseguente ritiro dalle scene fino all’ultima parte della sua carriera. Haynes è riuscito a scoprire nuove informazioni sulla vita, già analizzata a fondo, della leggenda del rock, soprattutto sulla sua infanzia e sulla sua vita provata, custodita molto gelosamente.
Ogni storia esprime un aspetto della versatile personalità di Bob Dylan e ogni storia è stata girata in maniera diversa, in uno stile adatto al tema: Woody (Marcus Carl Franklin), un ragazzo di colore di undici anni sempre in fuga; Robbie (Heath Ledger) un seducente attore, sempre in viaggio; Jude (Cate Blanchett) la giovane rockstar androgina; John / Jack (Christian Bale) un idolo del folk che si reiventa come evangelista; Billy (Richard Gere), il famoso fuorilegge, che ormai ha una certa età, che è vivo solo per miracolo.
INTERVISTA A TODD HAYNES E HEATH LEDGER
Todd Haynes parla del film:
“Questo progetto è stato per me un invito ad istruirmi sulla vita di Bob Dylan ed il suo mondo, su quegli anni cosi’ ricchi, sul periodo della new generation degli anni ’70 e dei poeti simbolisti francesi.
Nel film ho voluto rappresentare la gioia, la complessità e l’effervescenza degli anni ’70, in modo da far capire cosa dovesse provare un personaggio come Dylan che viveva tutto questo dall’interno, e come potessero pesargli tutte le pressioni subite nel corso della sua carriera.
Questo è il motivo per cui ogni personaggio sente il peso di ogni ostacolo che incontra nel mondo che lo circonda, e a un certo punto è costretto a cedere il passo al personaggio successivo, come se non avesse altra alternativa se non quella di tagliare la propria identità e in questo modo si viene a creare un dialogo fra i diversi personaggi.
Sono stato affascinato da questo processo di cercare di entrare nella sua testa e poi uscirne, analizzando l'esterno che lo circondava.”
“Personalmente non credo che lo spettatore debba conoscere Bob Dylan per riuscire ad entrare nel film. Mi auguro che sia uno di quei film che rappresenta un’esperienza per lo spettatore, un tentativo di comprensione a livello intellettuale di una figura cosi’ complessa come quella di Bob Dylan. Un’esperienza nella quale si può tuffare e rimanerne emozionato, senza dover necessariamente capire ogni singolo dettaglio”.
Heath Ledger parla del film e di Bob Dylan:
“Sono da anni un fan di Bob Dylan e grazie a questo progetto ho portato avanti la mia ricerca sul suo personaggio. Ovviamente la mia non è una vera e propria rappresentazione di Dylan, e questo riguarda il film nel suo complesso, che getta lo sguardo solo su una parte dell’anima di Dylan.
La mia ricerca è stata fatta principalmente attraverso l’aiuto di Todd che mi ha mostrato gli articoli dei giornali dell’epoca e mi ha spiegato lo stile con il quale intendeva girare il film. Ad un certo punto mi sono quasi sentito in dovere di imitare Dylan , ma poco alla volta sono riuscito a togliermi dalle spalle quest’onere e ho capito che dovevo cercare di interpretare il personaggio dando semplicemente delle pennellate di quello che lui era nella realtà, senza imitarlo, anche perchè lui è inimitabile”.
Heat Ledger parla nello specifico del suo ruolo:
“Confermo che negli anni ’50, ’60 e ’70 non c’ero e che quindi non potevo conoscere nè sperimentare la vita di Dylan in quel periodo. Il personaggio che interpreto è un pò il racconto di quella che è stata la vita amorosa di Dylan, per cui ho creduto non fosse necessario rappresentare una versione anni ’70 di quello che era l’amore all’epoca, in quanto l’amore è una cosa che non appartiene solo a qual periodo ma qualcosa a cui tutti quanti noi possiamo rapportarci.
Le canzoni di Dylan del resto sono chiare, svelano quello in cui lui credeva cosi’ come quella che era la sua concezione dell’amore e della sofferenza. Io non ho fatto altro che ottenere tutto questo attraverso l’ascolto della sua musica, e Todd mi è stato di grande aiuto perchè sul set metteva come sottofondo le musiche di Dylan, quelle che poi avrebbe scelto di inserire nel film. Avevamo quindi un continuo sottofondo dell’anima di Dylan.
Cosi’ come Todd invita il pubblico a fare questo viaggio musicale, cosi’ invitava noi - durante le riprese del film - a seguirlo in questa avventura”.
Todd Haynes e il rapporto con il “vero” Bob Dylan:
“Non ho mai avuto modo di parlare direttamente con Bob Dylan. Ho presentato il mio progetto al suo agente, con il quale ho mantenuto sempre un contatto spedendo dvd e altro materiale sul film. Dopo un paio di mesi ho ricevuto una chiamata nella quale mi veniva detto che Bob Dylan aveva accettato il mio progetto. Qualche mese dopo ho ricevuto un contratto dove era scritto che i diritti di Bob Dylan mi venivano ceduti per l’eternità e ancora non riesco a crederci, temo che qualcuno possa chiamarmi dicendomi che era solo uno scherzo!”
Todd Haynes parla del personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg:
“Il personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg rappresenta una combinazione delle due donne che Dylan amava, la conciliazione della sua vita pubblica con quella privata. Ho voluto analizzare il conflitto che lui avvertiva e che emerge chiaramente dalle parole delle sue canzoni”.
Todd Haynes parla di Cate Blachett:
“Cate Blachett è un’attrice formidabile ed anche molto impegnata, per cui abbiamo dovuto metterci d’accordo, ritagliarci del tempo per la riprese e farle anche rapidamente.
Inizialmente mi confessò che questo ruolo la intimoriva ma io credo che vada bene ogni tanto essere terrorizzati, lanciarsi e rischiare”.
Si ringrazia Way To Blue.
IO NON SONO QUI INTERVISTE SINOSSI E FOTO
Durante la 64° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia, il regista Todd Haynes e l’attore Heath Ledger hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni sul film in concorso IO NON SONO QUI, basato sulla vita del celebre Bob Dylan in uscita in Italia il 7 Settembre.
IO NON SONO QUI - I’M NOT THERE: LA TRAMA DEL FILM
Il film racconta le vicende di sei personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto diverso della vita e della musica di Bob Dylan. Finora è l’unico film sulla sua biografia ad aver ottenuto l’approvazione dell’icona della cultura pop.
Il film parla della vita di Bob Dylan, degli inizi della sua carriera come cantante folk, della conquisa dell’apice del successo nei primi anni ’60, della controversa svolta verso il rock, dell’incidente di moto e del conseguente ritiro dalle scene fino all’ultima parte della sua carriera. Haynes è riuscito a scoprire nuove informazioni sulla vita, già analizzata a fondo, della leggenda del rock, soprattutto sulla sua infanzia e sulla sua vita provata, custodita molto gelosamente.
Ogni storia esprime un aspetto della versatile personalità di Bob Dylan e ogni storia è stata girata in maniera diversa, in uno stile adatto al tema: Woody (Marcus Carl Franklin), un ragazzo di colore di undici anni sempre in fuga; Robbie (Heath Ledger) un seducente attore, sempre in viaggio; Jude (Cate Blanchett) la giovane rockstar androgina; John / Jack (Christian Bale) un idolo del folk che si reiventa come evangelista; Billy (Richard Gere), il famoso fuorilegge, che ormai ha una certa età, che è vivo solo per miracolo.
INTERVISTA A TODD HAYNES E HEATH LEDGER
Todd Haynes parla del film:
“Questo progetto è stato per me un invito ad istruirmi sulla vita di Bob Dylan ed il suo mondo, su quegli anni cosi’ ricchi, sul periodo della new generation degli anni ’70 e dei poeti simbolisti francesi.
Nel film ho voluto rappresentare la gioia, la complessità e l’effervescenza degli anni ’70, in modo da far capire cosa dovesse provare un personaggio come Dylan che viveva tutto questo dall’interno, e come potessero pesargli tutte le pressioni subite nel corso della sua carriera.
Questo è il motivo per cui ogni personaggio sente il peso di ogni ostacolo che incontra nel mondo che lo circonda, e a un certo punto è costretto a cedere il passo al personaggio successivo, come se non avesse altra alternativa se non quella di tagliare la propria identità e in questo modo si viene a creare un dialogo fra i diversi personaggi.
Sono stato affascinato da questo processo di cercare di entrare nella sua testa e poi uscirne, analizzando l'esterno che lo circondava.”
“Personalmente non credo che lo spettatore debba conoscere Bob Dylan per riuscire ad entrare nel film. Mi auguro che sia uno di quei film che rappresenta un’esperienza per lo spettatore, un tentativo di comprensione a livello intellettuale di una figura cosi’ complessa come quella di Bob Dylan. Un’esperienza nella quale si può tuffare e rimanerne emozionato, senza dover necessariamente capire ogni singolo dettaglio”.
Heath Ledger parla del film e di Bob Dylan:
“Sono da anni un fan di Bob Dylan e grazie a questo progetto ho portato avanti la mia ricerca sul suo personaggio. Ovviamente la mia non è una vera e propria rappresentazione di Dylan, e questo riguarda il film nel suo complesso, che getta lo sguardo solo su una parte dell’anima di Dylan.
La mia ricerca è stata fatta principalmente attraverso l’aiuto di Todd che mi ha mostrato gli articoli dei giornali dell’epoca e mi ha spiegato lo stile con il quale intendeva girare il film. Ad un certo punto mi sono quasi sentito in dovere di imitare Dylan , ma poco alla volta sono riuscito a togliermi dalle spalle quest’onere e ho capito che dovevo cercare di interpretare il personaggio dando semplicemente delle pennellate di quello che lui era nella realtà, senza imitarlo, anche perchè lui è inimitabile”.
Heat Ledger parla nello specifico del suo ruolo:
“Confermo che negli anni ’50, ’60 e ’70 non c’ero e che quindi non potevo conoscere nè sperimentare la vita di Dylan in quel periodo. Il personaggio che interpreto è un pò il racconto di quella che è stata la vita amorosa di Dylan, per cui ho creduto non fosse necessario rappresentare una versione anni ’70 di quello che era l’amore all’epoca, in quanto l’amore è una cosa che non appartiene solo a qual periodo ma qualcosa a cui tutti quanti noi possiamo rapportarci.
Le canzoni di Dylan del resto sono chiare, svelano quello in cui lui credeva cosi’ come quella che era la sua concezione dell’amore e della sofferenza. Io non ho fatto altro che ottenere tutto questo attraverso l’ascolto della sua musica, e Todd mi è stato di grande aiuto perchè sul set metteva come sottofondo le musiche di Dylan, quelle che poi avrebbe scelto di inserire nel film. Avevamo quindi un continuo sottofondo dell’anima di Dylan.
Cosi’ come Todd invita il pubblico a fare questo viaggio musicale, cosi’ invitava noi - durante le riprese del film - a seguirlo in questa avventura”.
Todd Haynes e il rapporto con il “vero” Bob Dylan:
“Non ho mai avuto modo di parlare direttamente con Bob Dylan. Ho presentato il mio progetto al suo agente, con il quale ho mantenuto sempre un contatto spedendo dvd e altro materiale sul film. Dopo un paio di mesi ho ricevuto una chiamata nella quale mi veniva detto che Bob Dylan aveva accettato il mio progetto. Qualche mese dopo ho ricevuto un contratto dove era scritto che i diritti di Bob Dylan mi venivano ceduti per l’eternità e ancora non riesco a crederci, temo che qualcuno possa chiamarmi dicendomi che era solo uno scherzo!”
Todd Haynes parla del personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg:
“Il personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg rappresenta una combinazione delle due donne che Dylan amava, la conciliazione della sua vita pubblica con quella privata. Ho voluto analizzare il conflitto che lui avvertiva e che emerge chiaramente dalle parole delle sue canzoni”.
Todd Haynes parla di Cate Blachett:
“Cate Blachett è un’attrice formidabile ed anche molto impegnata, per cui abbiamo dovuto metterci d’accordo, ritagliarci del tempo per la riprese e farle anche rapidamente.
Inizialmente mi confessò che questo ruolo la intimoriva ma io credo che vada bene ogni tanto essere terrorizzati, lanciarsi e rischiare”.
Si ringrazia Way To Blue.
stupendo non vedo l'ora che esca imperdibile
RispondiEliminami attendo un capolavoro grandissimi attori in onore del mito bob dylan
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