VIII. Film Summer School
Cinema: questioni di identità. Industria, autore, genere
Locarno (Svizzera), 30 luglio - 4 agosto 2007
www.fss.unisi.ch
L'Università della Svizzera italiana ed il Festival internazionale del film Locarno organizzano annualmente una Summer School dedicata all'analisi dei film e dei prodotti audiovisivi. A partire da quest'anno la Summer School fa parte di Réseau Cinéma CH, consorzio universitario svizzero che promuove il Master in "Storia e teoria del cinema" e il Master in "Regia".
Oggi parlando di "cinema" dobbiamo interrogarci su scenari in profondo cambiamento. Con l'avvento delle tecnologie digitali di produzione e di distribuzione stanno mutando sia i processi produttivi che le forme di consumo. Nel panorama audiovisivo attuale, esiste ancora una "industria cinematografica"? E cosa significa essere "autore"? E infine uno spettatore caratterizzato sotto l'aspetto della cultura, della collocazione geografica, del gender, come può dialogare con un mercato sempre più ampio e con modelli sempre più articolati?
Si tratta insomma di porsi domande che riguardano l'esperienza del cinema così come si produce oggi. L'esperienza di chi crea, di chi produce, ma anche di chi guarda.
Come si definisce l'esperienza filmica quando le modalità di visione non sono più quelle tradizionali e il film è consumato non solo in televisione, ma tramite computer, o addirittura telefono cellulare? Cosa sta diventando l'esperienza filmica quando è privata di alcune caratteristiche tradizionali - la sacralità del rito collettivo - e profondamente mutata nelle modalità - il grande schermo, il buio, il silenzio e le altre componenti che invitano lo spettatore ad una immersione totale, a sperimentare frammenti di altre vite parallele?
Con il contributo dei cineasti e professionisti Martin Rejtman (regista, Argentina), Lita Stantic (produttrice, Argentina) e Frank Oz (regista, USA), e delle studiose Janet Harbord (Goldsmiths, University of London, UK) e Annette Kuhn (Queen Mary, University of London, UK), la Film Summer School cercherà di intercettare i punti caldi di un dibattito di grande attualità, in cui il rapporto tra cinema e nuove tecnologie, e le sue implicazioni per i processi produttivi, creativi e di consumo disegna una mappa di lavoro ampia e sfaccettata, con confini in rapido mutamento.
La Film Summer School - il cui comitato scientifico è composto da Francesco Casetti (Università della Svizzera italiana e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Maria Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana), Frédéric Maire (Festival internazionale del film Locarno), Giuseppe Richeri (Università della Svizzera italiana) e Margrit Tröhler (Universität Zürich) - è aperta a 30 studenti di provenienza internazionale, a cui verrà offerta la possibilità di approfondire le tecniche di analisi ed i processi creativi e produttivi cinematografici attraverso attività seminariali e di laboratorio.
Il programma completo della Film Summer School è disponibile al sito web Fss.unisi.ch.
Cinema: questioni di identità. Industria, autore, genere
Locarno (Svizzera), 30 luglio - 4 agosto 2007
www.fss.unisi.ch
L'Università della Svizzera italiana ed il Festival internazionale del film Locarno organizzano annualmente una Summer School dedicata all'analisi dei film e dei prodotti audiovisivi. A partire da quest'anno la Summer School fa parte di Réseau Cinéma CH, consorzio universitario svizzero che promuove il Master in "Storia e teoria del cinema" e il Master in "Regia".
Oggi parlando di "cinema" dobbiamo interrogarci su scenari in profondo cambiamento. Con l'avvento delle tecnologie digitali di produzione e di distribuzione stanno mutando sia i processi produttivi che le forme di consumo. Nel panorama audiovisivo attuale, esiste ancora una "industria cinematografica"? E cosa significa essere "autore"? E infine uno spettatore caratterizzato sotto l'aspetto della cultura, della collocazione geografica, del gender, come può dialogare con un mercato sempre più ampio e con modelli sempre più articolati?
Si tratta insomma di porsi domande che riguardano l'esperienza del cinema così come si produce oggi. L'esperienza di chi crea, di chi produce, ma anche di chi guarda.
Come si definisce l'esperienza filmica quando le modalità di visione non sono più quelle tradizionali e il film è consumato non solo in televisione, ma tramite computer, o addirittura telefono cellulare? Cosa sta diventando l'esperienza filmica quando è privata di alcune caratteristiche tradizionali - la sacralità del rito collettivo - e profondamente mutata nelle modalità - il grande schermo, il buio, il silenzio e le altre componenti che invitano lo spettatore ad una immersione totale, a sperimentare frammenti di altre vite parallele?
Con il contributo dei cineasti e professionisti Martin Rejtman (regista, Argentina), Lita Stantic (produttrice, Argentina) e Frank Oz (regista, USA), e delle studiose Janet Harbord (Goldsmiths, University of London, UK) e Annette Kuhn (Queen Mary, University of London, UK), la Film Summer School cercherà di intercettare i punti caldi di un dibattito di grande attualità, in cui il rapporto tra cinema e nuove tecnologie, e le sue implicazioni per i processi produttivi, creativi e di consumo disegna una mappa di lavoro ampia e sfaccettata, con confini in rapido mutamento.
La Film Summer School - il cui comitato scientifico è composto da Francesco Casetti (Università della Svizzera italiana e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Maria Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana), Frédéric Maire (Festival internazionale del film Locarno), Giuseppe Richeri (Università della Svizzera italiana) e Margrit Tröhler (Universität Zürich) - è aperta a 30 studenti di provenienza internazionale, a cui verrà offerta la possibilità di approfondire le tecniche di analisi ed i processi creativi e produttivi cinematografici attraverso attività seminariali e di laboratorio.
Il programma completo della Film Summer School è disponibile al sito web Fss.unisi.ch.
Molto interessante
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