giovedì, settembre 15

Moviement presenta Coen Brothers

Dopo le monografie dedicate tra gli altri a Quentin Tarantino, David Lynch e Terrence Malick, la collana di cultura cinematografica autonoma ed indipendente Moviement, edita da Gemma Lanzo Editore, presenta la monografia dedicata ai fratelli Coen.

Introdotto dall'editoriale di Gemma Lanzo e Costanzo Antermite sul cinema decostruttivo di Joel e Ethan che ripercorre l'ascesa dei filmmakers di Minneapolis dal film d'esordio Blood Simple - Sangue facile (1984) a Barton Fink - È successo a Hollywood (1991), Il grande Lebowski (1998), il premio Oscar Non è un paese per vecchi (2007) e Il Grinta (2010), il volume raccoglie saggi ed interviste sui diversi aspetti della cinematografia di questi due mitici fratelli, capaci di farci ridere e allo stesso tempo riflettere, iniziando dal prezioso saggio di apertura di Paul Coughlin che rende omaggio ai Coen, pochi anni fa ancora relegati nel limbo della critica che li considerava "nè artisti seri nè registi commerciali", raccontandoci esperienze e passioni dei giovani fratelli agli esordi, la costruzione dei personaggi e lo stile linguistico che li caratterizza, la stesura di dialoghi brillanti ed il processo di narrazione delle storie, l'influenza della loro vastissima conoscenza culturale e storica del cinema.


Seguono i saggi di Alessandro Baratti, Bloody Coen, buon sangue (non) mente, Douglas McFarland, Non è un paese per vecchi e la filosofia morale, David Del Valle, Drugo, dov'è il mio tappeto? e di Gemma Lanzo che in Commedia alla Coen ci espone l'umorismo attraverso il quale i Coen sdrammatizzano l'ineluttabilità della condizione umana influenzata da credenze radicate, l'incidenza della "screwball comedy" e della "sophisticated comedy" nell'evoluzione del linguaggio cinematografico, analizzando inoltre l'eterna lotta tra i sessi in Prima ti sposo, poi ti rovino, la sagace ironia di Fratello, dove sei?, le contraddizioni umane e il lato comico dell'assurdità esistenziale in Arizona Junior, Mister Hula Hoop e nel film cult Il grande Lebowski, l'humor nero e l'abilità nell'accogliere situazioni drammatiche di A serious man, i fraintendimenti, le contraddizioni e i contesti tragicomici di Burn after reading - A prova di spia e Ladykillers, la "stupidità" e la violenza comica di alcuni characters dei Coen, profondamente sviluppati con inconfondibile creatività ed immaginazione.

Alla ricchissima rubrica Insight segue l'approfondita analisi dell'ultimo film dei fratelli Coen, Il Grinta, remake del western True Grit di Henry Hathaway che valse a John Wayne il premio Oscar, a cura di Elena Dagrada e Gabriele Gimmelli.


Ed ancora, la stupenda intervista di Alex Simon ai Coen riportata in Gli angeli custodi dei fratelli Coen, spaccato intimo e prezioso che ci svela trascorsi giovanili, ambizioni, sforzi e difficoltà dei due fratelli, il passaggio da scrittura e montaggio di film splatter a basso costo al film d'esordio Blood Simple - Sangue facile supportati dal prezioso aiuto di Sam Raimi, l'estenuante lavoro di scrittura, la creazione dei personaggi e la scelta degli attori che li impersoneranno, lo stile visivo e narrativo che li caratterizza e le influenze letterarie e filmiche che li affascinano, da Barton Fink - È successo a Hollywood al cult 2 premi Oscar Fargo.

Nella rubrica Conversazioni anche l'intervista a cura di Cole Haddon su Il Grinta.

Conclude il volume, comprensivo di filmografia estesa, la gustosa sezione Quotes con frasi cinematografiche celebri che ripercorrono l'intera produzione dei due amatissimi registi.

Moviement, con la preziosa monografia sui fratelli Coen corredata da bellissime foto di scena anche a pagina intera, offre un'opera unica nel panorama editoriale italiano, imperdibile per tutti gli appassionati.

Moviement n°7 – Coen Brothers a cura di Gemma Lanzo e Costanzo Antermite
Luglio 2011, 112 pagine, 12 euro

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